Mariano Dallapè nacque a Brusino di Cavedine in Trentino il 12 maggio 1846, all’epoca territorio austriaco. La sua vita fu una virtuosa favola romantica, costellata di dolorosi eventi ma anche da un destino che gli procurò fama e successo.
Egli comprese molto presto che la misera esistenza contadina della sua terra d’origine non faceva per lui. Pensava a qualcosa di importante. Lo spunto lo ebbe dal suo inseparabile Accordion austriaco, che aveva imparato a suonare e gli fece intuire che poteva essere migliorato: sin qui la leggenda. Si hanno notizie più certe da quando, lasciato il paesello in cerca di migliori condizioni di vita, l’anno 1866 si fermò a Stradella. Nel Borgo oltrepadano, che aveva appena ottenuto dal Re d’Italia il Titolo di Città, si approcciò alle maestrie artigianali locali che gli consentirono di dare corpo ad una Fisarmonica diatonica, molto migliorata rispetto a quella che già possedeva. La qualità dell’Armonica a mantice di sua creazione riscosse immediato successo, e in breve la notorietà del suo ideatore valicò i confini territoriali.
È nota la produzione in serie della nuova scatola sonora dal 1876 in rustici locali presso la Chiesa campestre della Versa, dove Mariano era coadiuvato da una ventina di collaboratori.
Dalla cronaca del Giornale milanese l’Italia Industriale datato 24 aprile 1900, ritroviamo Mariano Dallapè titolare di una grande fabbrica di fisarmoniche, edificata 5 anni addietro, dov’erano attivi una quarantina di artisti operai, e già insignita di prestigiose onorificenze alle Esposizioni Mondiali. Il successo industriale gli procurò il Titolo di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia,conferitogli da Re Umberto I il 2 aprile 1898.
A questo punto Mariano aveva già realizzato nella fabbrica di Stradella la conclusiva metamorfosi dell’organetto semidiatonico in moderna Fisarmonica a scala musicale Cromatica, unitamente alla codificazione dei bassi, ad accordi precostituiti, adatti all’accompagnamento in tutte le tonalità, ancora oggi denominati Bassi Stradella.
La fabbrica venne ampliata in fasi successive sino ad ospitare circa 300 operai. Il marchio Dallapè era divenuto sinonimo di assoluta eccellenza grazie alla straordinaria qualità del suono. A conferma della fama mondiale riconosciuta alle fisarmoniche Dallapè, nel 1924, quattro anni prima della morte, Mariano fu insignito del titolo di Uffiziale dell’Ordine della Corona d’Italia, la massima onorificenza dello Stato.